Il progetto Chernobyl

Il disastro di Chernobyl …ma non solo

Per più di 15 anni, insieme a moltissime famiglie, a istituzioni e sostenitori, abbiamo portato avanti il progetto dedicato all’ospitalità nella zona di Verona e provincia di minori provenienti dalle aree più contaminate dal disastro di Chernobyl. Li abbiamo ospitati per periodi variabili da tre a quattro settimane nelle nostre case, abbiamo condiviso con loro la vita delle nostre famiglie, abbiamo cercato di offrire loro la possibilità di recuperare un poco della salute così gravemente compromessa da quanto accaduto sui loro territori. Abbiamo cercato di dare loro anche delle speranze per un futuro migliore. Non sappiamo se siamo riusciti nel nostro intento, ma tanti di quei ragazzi e ragazze sono ancora in contatto con noi; sono diventati adulti, e sembrano testimoniare l’efficacia di quella esperienza. I più sfortunati non ce l’hanno fatta ma vogliamo pensare che comunque, nonostante le malattie e le conseguenze inevitabili della esposizione alle emissioni, il ricordo dei loro soggiorni abbia portato almeno un sorriso su quei giovani volti.

Abbiamo ospitato anche minori russi provenienti dalle zone contaminate di Cheliabinsk( Urali) e della Siberia orientale. In queste zone erano attive fabbriche di armamenti nucleari e le acque reflue venivano gettate nei fiumi e nei corsi d’acqua circostanti elevando il livello di radiattavità dell’ambiente. Problemi sanitari di varia natura minavano la salute in particolare dei più giovani. Periodi di vacanza lontano da questi ambienti contribuivano ad innalzare le difese immunitarie anche se non si trattava certo di interventi risolutivi.